È D’Alonzo il candidato alla presidenza della Provincia designato dal Partito Democratico
Ott 11,2018 0 Comments
Il Partito Democratico ha indicato, all’unanimità, il Sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo come candidato a presidente della Provincia. Per il PD si tratta di una proposta di candidatura sostenibile e capace di intercettare il consenso necessario a garantire la prosecuzione della gestione amministrativa dell’Ente Provincia.
La Provincia di Teramo dal 2014, dopo una necessaria fase di riordino a seguito dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative, è stata chiamata, suo malgrado, a rispondere a sfide complicate ma altrettanto ambiziose derivanti principalmente dalle emergenze che si sono susseguite a partire dal sisma di Agosto 2016.
“Il lavoro istituzionale portato avanti dal Presidente Renzo di Sabatino e dai due consigli provinciali eletti nel 2014 e nel 2017 ha determinato, in capo all’Ente, l’assegnazione di un’ingente mole di risorse economiche per investimenti atte a garantire un importante programma operativo per i prossimi anni sulle infrastrutture viarie e sul patrimonio dell’edilizia scolastica.
Tuttavia rimangono irrisolti numerosi problemi derivanti dalla gestione delle esigue risorse di parte corrente necessarie a sostenere l’attività ordinaria dell’Ente, pur trovandosi in una situazione di assoluto equilibrio sotto l’aspetto economico finanziario.
Pertanto il prossimo quadriennio dovrà essere dedicato ad implementare la programmazione già esistente e a dare un assetto definitivo alla nuova forma dell’Ente Provincia derivante dalla riforma incompiuta del 2014, rendendo l’istituzione di Via Milli baricentro dell’azione amministrativa congiunta dei comuni teramani e fulcro dell’attività corale dei territori, facendosi portavoce delle importanti istanze collettive che caratterizzano Teramo e Provincia a partire dal tema della messa in sicurezza del bacino acquifero del Gran Sasso, delle infrastrutture viarie autostradali, senza trascurare la problematica della difesa del territorio dal dissesto idrogeologico e dei corsi d’acqua fluviali fino alla costa e dei relativi problemi che investono i sette comuni adriatici con l’erosione costiera e la gestione dei corsi d’acqua nella loro parte terminale”.